Il parere del Consiglio di Stato sul testo della linee guida 2
Com’è noto, l’Anac ha rivisto le linee guida 2, relative alla disciplina dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Sul “restyling” del provvedimento, l’unico che mancava ancora all'appello dopo l’entrata in vigore del Decreto correttivo 56/2017, si è pronunciato il Consiglio di Stato, con il parere 966 del 13 aprile.
L’Autorità ha specificato che si è trattato, in realtà, di un adeguamento alle novità normative: ragion per cui, sul testo non è stata aperta una consultazione pubblica con gli stakeholders, come è accaduto in altre circostanze. Ad ogni modo, l’Anac ha richiesto il parere di Palazzo Spada, che non ha lesinato critiche.
In particolare, per il Consiglio di Stato sarebbe stato auspicabile ampliare il campo di indagine sui criteri di aggiudicazione, per offrire agli operatori del settore, ad oramai due anni di distanza dall’entrata in vigore del Codice degli Appalti, uno strumento più utile nella gestione delle procedure di aggiudicazione.
Secondo i giudici, il testo non sembra fornire, ad esempio, elementi che consentano alle stazioni appaltanti di orientarsi nella scelta del criterio di aggiudicazione nelle ipotesi in cui è ammesso il ricorso al massimo ribasso. Oppure, ancora, con riguardo al divieto di attribuzione di punteggi all’offerta di opere aggiuntive rispetto al progetto esecutivo, la nuova versione delle linee-guida avrebbe potuto agevolare le P.a. nella concreta individuazione degli elementi qualitativi valutabili nell'ambito dell'offerta.
Pertanto, a questo punto, nonostante l'esito favorevole del parere, l’Anac dovrà decidere se conformarsi alle osservazioni formulate dalla commissione o lasciare il testo invariato e provvedere alla sua definitiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale.