La storia di un prof "Archimede" e di uno studente speciale che ha commosso l'Italia
«Mi presti un dito?». Come tutte le idee che cambiano la vita, anche quella di Pasquale è nata dalla necessità. E da un rapporto speciale. Pasquale Ventorino, 30 anni, di Casagiove, nel casertano, è un insegnante di sostegno. Dai sei anni, vive a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, e lavora all’Istituto superiore "Enrico Mattei". La sua vicenda è simile a quella di migliaia di giovani docenti del Sud; tanto precariato, fatto di levatacce, di treni in orari improbabili e di abitazioni di fortuna e, da quest’anno, il ruolo e l’incarico di responsabile della "Curvatura robotica" della scuola. Non era il prof di Niccolò Stecconi, ragazzo di 18 anni costretto dalla malattia su una sedia a rotelle e con gravi difficoltà motorie. Ma quando la docente che lo segue, Manuela Bricconi, gli confidò che il mouse per disabili, tra i migliori sul mercato, comprato dalla scuola e costato 800 euro, non era in grado di renderlo autonomo (Niccolò continuava ad elemosinare un dito altrui per compiere le operazioni più semplici), Pasquale tornò a casa e iniziò a pensare. Era l’autunno del 2021.
L’invenzione
In appena due mesi, con meno di 50 euro, a gennaio, il "prof Archimede" ha tirato fuori un mouse che sembra il telecomando di una console per videogiochi in stile Arcade: ha un grosso joystick con un pomello verde, cinque tasti colorati e, all’accensione, si illumina di viola. Ha una forma rettangolare e le misure di un tablet, dispositivo al quale può essere collegato, così come a un pc da tavolo e a un cellulare. Con questa "scatola magica" Niccolò ha riacquistato l’indipendenza e, soprattutto, il sorriso. «Ho lavorato – rivela Pasquale – all’insaputa dello studente; la mia dirigente, Rita Montesissa, mi ha fornito il materiale e oggi sopperiamo ai limiti dei prodotti delle grandi marche». La trovata, geniale, è stata dotare il mouse di un tasto "shift" temporizzato, che dà il tempo all’utente di inserire le maiuscole e alcuni caratteri secondari.
I complimenti di Mattarella
L’invenzione è valsa a Pasquale e a Niccolò, accompagnato dalla madre, Gabriela Gualazzini, un viaggio a Grugliasco, in provincia di Torino, venerdì 16 dicembre, ospiti di "Tutti a scuola", il consueto appuntamento di inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’evento, condotto da Flavio Insinna e da Roberta Rei, è stato trasmesso da Rai 1. Insinna, quasi commesso, ha raccontato la storia di Pasquale e di Niccolò; e ad entrambi, ormai amici, sia Mattarella che il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi hanno stretto la mano e fatto i complimenti. Ventorino non intende brevettare il mouse, ma coltiva un sogno: «Spero – afferma – che il clamore mediatico che ha suscitato spinga qualche azienda a metterlo in produzione. Nel frattempo, se dovessero arrivare richieste da altri istituti, sono a disposizione». Il prof ha nel cassetto tanti progetti che attendo solo finanziatori illuminati, come una "mano" che consentirebbe ai sordociechi di scrivere al computer.
L'orgoglio della città
Ventorino ha un diploma in Informatica conseguito all’Istituto "Francesco Giordani" di Caserta. Tra gli impegni a scuola e quelli al banco da lavoro trova pure il tempo per fare gli esami all’università. Si è iscritto a Scienze motorie, perché vorrebbe, tra l'altro, aprire una palestra per bambini con disabilità; «A Casagiove, però», precisa. Fra tre anni potrà chiedere il trasferimento, si vedrà. Intanto, il sindaco Giuseppe Vozza gli ha dedicato un post su Facebook dal titolo inequivocabile, "Orgoglio casagiovese". E, non appena tornerà in città, ha promesso di riceverlo per dimostrargli la riconoscenza della comunità. «Ciò che mi ha colpito – confessa Vozza – è la scelta di Pasquale di non voler brevettare l'opera, affinché possa espandersi quel sentimento di inclusione e di felicità con cui l’ha generata».
Claudio Lombardi